I luoghi del percorso su

Francesco Allegrini

  1. Chiesa della Madonna del Prato
  2. Chiesa dei Laici
  3. Palazzo Ducale
  4. Duomo
  5. Oratorio della SS Trinità

Il Progetto

Itinerario urbano su Francesco Allegrini

Il progetto, nasce da un’idea del Polo Museale Diocesano di Gubbio, coordinato dall’Ufficio beni culturali della Diocesi eugubina e coadiuvato dall’Associazione Culturale La Medusa, con l’intento di valorizzare e promuovere la conoscenza di questo grande pittore seicentesco che a Gubbio ha lasciato straordinarie opere pittoriche in luoghi fortemente simbolici. Curato da Manuela Nocella, con il sostegno di Luca Calenne ed il coordinamento di Elisa Polidori, il progetto viene inserito nelle attività della rete MeTu-Passaggio a Nord-est, sostenuto dalla Regione Umbria, e patrocinato dal Comune di Gubbio. Si inserisce inoltre nel contesto più ampio di Arts-Sacra percorso di valorizzazione delle Chiese eugubine. Conferenze, visite guidate, attività didattiche ed un sistema di audio-guide scaricabili con q-code, sono le attività centrali del progetto “Francesco Allegrini a Gubbio nel seicento – un percorso sulle tracce del grande pittore in città nel XVII secolo”.

Biografia

Francesco Allegrini nasce a Napoli nel 1623, si forma a Roma – seguendo le orme del padre Flaminio – prima nella bottega del cavalier d’Arpino e poi in quella di Pietro da Cortona. L’Allegrini stabilì con Gubbio legami profondi, anche grazie al fatto che nel 1644 due figure di massimo rilievo, fondamentali per la sua carriera, diventano rispettivamente Vescovo e Papa. Il primo è Alessandro Sperelli, nominato a furor di popolo vescovo di Gubbio e il secondo è Giovan Battista Pamphilj, ovvero papa Innocenzo X. La sua lunga e proficua attività si è svolta tra Roma e Gubbio, dove – a cominciare dal 1661 – si trasferisce per un lungo periodo. I suoi ultimi anni di vita saranno a Roma, dove morì nel 1684.

Coordinamento di Elisa Polidori. Testi a cura di Manuela Nocella