Chiesa dell’omonima confraternita che gestiva lo “spedal grande” adiacente, caratterizzato dal lungo porticato. Edificata nella prima metà del sec. XIV. L’interno, ad una sola navata, trasformato in epoca barocca, è ricco di opere d’arte tra le quali un’Annunciazione di Federico Barocci e del suo allievo Ventura Mazza ed uno stupendo ciclo, su tela, della vita della vergine del primo Seicento, oltre ai dipinti della volta sopra l’altare maggiore, dell’eugubino Francesco Allegrini (sec. XVII).
La cripta della chiesa conserva alcuni degli affreschi del ciclo della Passione di Cristo, affrescate verso il 1470 da un allievo del Nelli. All’interno della cripta è presente una video proiezione in cui viene presentata la ricostruzione virtuale dell’ambiente originale. Attualmente sono presenti in loco due episodi del ciclo, la “Flagellazione” e “L’inchiodamento”, i rimanenti, distaccati nel 1965 per motivi conservativi, sono esposti al Museo Diocesano di Gubbio. Nell’oratorio ipogeo rimangono affreschi quattrocenteschi con Storie della Passione (trasportati in parte al Museo Diocesano), dovuti a un anonimo allievo del Nelli.